Civici per passione

Siamo contenti della partecipazione all’incontro che abbiamo organizzato il 29 novembre 2017 presso il caffè letterario, all’interno del centro civico Agorà, sulle motivazioni, gli stili e i ruoli dei “civici” impegnati in politica.

Tra i relatori: Stefano Rolando studioso ed attento osservatore del fenomeno del civismo in politica, il Sindaco di Arese Michela Palestra, il portavoce del Forum per la città Mauro Aggugini, il Sindaco di Pioltello Ivonne Cosciotti, il portavoce della lista per Pioltello Giuseppe Bottasini e la consigliera regionale del Patto Civico Daniela Mainini

Dall’incontro è emerso che il civismo si sviluppa particolarmente nei territori con una forte tradizione identitaria locale contrapposta all’incapacità di garantire la necessaria rappresentatività dalla tradizionale società politica. E’ emersa infatti l’esperienza condivisa della nascita delle liste civiche presenti, avvenuta per tutte in momenti di grande crisi e ingovernabilità delle rispettive città, quando i partiti tradizionali faticavano ad esprimersi rispetto alla loro vocazione primaria di cura degli interessi collettivi.

 Il suo punto di forza, come ci ha illustrato il Prof. Rolando, è fondato sulla qualità delle competenze, che a vario titolo i civici esprimono nella loro vita personale e successivamente in quella votata al bene della città: è un mettere al servizio della comunità le risorse maturate in seno alla propria professionalità. La misura più alta del volontariato è la politica, sintetizza infatti Ivonne Cosciotti, esprimendo come il civismo sia per certi versi la naturale prosecuzione di impegni già assunti presso la società in altri ambiti. Da qui la forte vocazione alla cura degli interessi locali in primis, che se da un lato è il motore che attiva determinati cittadini a riunirsi ed associarsi in difesa di essi, dall’altro, in questo particolare momento storico, deve per forza essere attenta a non cadere nell’iperlocalismo. Temi di interesse locale infatti non possono essere trattati e risolti solo nei propri confini, vedi ad esempio le grandi questioni come l’inquinamento, la viabilità, il lavoro.

 

Il civismo è essere fedeli al proprio territorio, custodire la sua identità, è come ci ha detto Giuseppe Bottasini, prendersi una responsabilità legata al luogo dove abitiamo, con le sue peculiarità e le sue risorse.

Dal racconto degli amici della Martesana, dove l’esperienza civica è ampiamente diffusa da decenni, traiamo la spinta per costruire una rete tra le esperienze civiche anche qui da noi nel nord ovest, per scambiarci esperienze e buone pratiche di azione amministrativa e per coordinarsi con diversi livelli territoriali e istituzionali, come quelli metropolitani e lombardi. Per essere più vivi e forti in un territorio più allargato, per dar voce alle comunità locali.

Non un civismo generico né ideologico, ma una esperienza originale, fondata sulla conoscenza diretta e partecipata al proprio territorio e su un impegno concreto per il governo delle città.

Il civismo esprime tutto l’orgoglio e il privilegio di poter fare politica attiva nel proprio paese, come ci ha detto il nostro sindaco e dopo questa serata daremo avvio ad altre iniziative di ascolto del nostro territorio nell’ottica di perseguire fino in fondo la nostra vocazione al bene di Arese.

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