Un anno ricco di ...Consigli!

Quest’anno a dicembre è arrivata la tredicesima.

Giovedì sera 21 dicembre infatti, nella sala polivalente di un Centro Civico Agorà fresco di festeggiamenti per il suo primo anniversario, si è svolta la tredicesima e ultima seduta del Consiglio Comunale per il 2017.

Lasciamo agli appassionati di cabala il computo di quante mozioni, interrogazioni, approvazioni, atti d’indirizzo, ordini del giorno, deliberazioni, prese d’atto, verifiche, cessioni e acquisizioni, aggiornamenti, individuazioni, adesioni, ricognizioni, adeguamenti e autorizzazioni hanno dato all’Assemblea occasione di discussione e di voto nel corso dell’anno che volge al termine. Proviamo invece a estrarre da questa piccola babele amministrativa, pure indispensabile per il buon funzionamento dell’Ente e per l’adempimento della funzione democratica di dibattito e di controllo che la Legge attribuisce al Consiglio Comunale, una sintetica cronistoria, scandita dagli argomenti che nel corso dell’anno ci sono stati particolarmente a cuore.

 

Il 2017 è partito di slancio con l’approvazione in gennaio del bilancio previsionale triennale, ma è il consiglio di marzo il primo a distinguersi sulla nostra personale scala di merito.

Durante il primo consiglio di primavera infatti è stato approvato il nuovo Statuto Comunale, atto normativo fondamentale del Comune, che definisce i principi e le finalità dell’Amministrazione, le forme e modalità di partecipazione dei cittadini e i criteri di collaborazione con gli altri enti pubblici.

Il percorso di revisione dello Statuto è stato un respiro lungo e profondo, che ha visto tutte le forze politiche collaborare a una mediazione che ha reso davvero il documento una piccola Costituzione per la nostra città, presentata ai cittadini nel corso di una seduta Aperta del Consiglio nell’autunno 2016, e infine approvata a larghissima maggioranza.

  

A seguire, nel corso della medesima seduta, il Consiglio ha approvato il primo “Regolamento sulla collaborazione tra cittadini e Amministrazione per la cura, la gestione condivisa e la rigenerazione dei beni comuni urbani e la collaborazione attiva su ambiti di interesse pubblico” o, in breve, Regolamento dei Beni Comuni. Questo atto permette a gruppi di cittadini che ne abbiano voglia, tempo e capacità di impegnarsi in prima persona, rimboccandosi letteralmente le maniche, per il recupero di porzioni di patrimonio pubblico, che sia un parchetto da curare, una sala da imbiancare o una panchina da verniciare. Si tratta dell’applicazione pratica dell’Amministrazione Condivisa, uno dei cardini della cittadinanza attiva. Cittadini di buona volontà, fatevi avanti con le vostre proposte!

 

La primavera tendeva già all’estate quando, il 5 giugno, il Consiglio si è riunito in adunanza aperta alla cittadinanza sul tema “Richiedenti asilo e rifugiati”. L’enormità e complessità dell’argomento, delle sue cause e implicazioni, tra cui non ultima annoveriamo il vacillare dell’Unione Europea, sono tali da non consentirne un’analisi più che superficiale nel breve tempo a disposizione.

Per questo lo sforzo principale che ha indirizzato lo svolgimento della serata, è stato quello di illustrare compiutamente alla cittadinanza il Protocollo siglato tra la Prefettura di Milano e i Comuni delle zone omogenee, informare sulle possibili modalità di accoglienza che ne conseguono, e per quanto possibile dipanare dubbi e soddisfare curiosità.

 

L’autunno ha portato con sé l’approvazione del DUP, ovvero del Documento Unico di Programmazione per il triennio 2018-2020, che sta a fondamento dell’attività più strettamente amministrativa. A partire dalle linee programmatiche di mandato, basate a loro volta sul programma elettorale della coalizione vincente, obiettivi e risultati vengono costantemente verificati e allineati rispetto all’eventuale mutamento delle condizioni al contorno. Sulla base del DUP viene poi redatta la previsione di conto economico, approvata nell'ultima seduta del 21 dicembre, di modo che l’anno consiliare si è concluso nella stessa maniera con cui si è aperto, involontario (supponiamo) omaggio alla teoria dell’eterno ritorno di Nietzsche.

Il 2017 ci ha regalato momenti di discussione e approfondimento, mozioni di ogni tipo, da quella che chiedeva ai consiglieri comunali aresini di esprimersi sulle 1600 pagine del trattato di libero scambio tra Unione Europea e Canada (respinta), a quella che più modestamente proponeva l’apertura della sala studio del Centro Civico il lunedì mattina (accolta).

Ha visto l’approvazione del regolamento per lo svolgimento dei referendum comunali, documento certo non della portata dello Statuto Comunale, ma egualmente indispensabile, e fino ad ora mai redatto, perché queste consultazioni possano avere luogo.

Ha visto dibattiti accesi sulla qualità dell’aria che respiriamo e su quello che possiamo fare per provare a migliorarla.

Ma soprattutto, il 2017 ci ha preparati al 2018, alle sfide e alle opportunità che l’anno in arrivo porterà con sé, e che contiamo di affrontare con serenità e pochi ma saldi obiettivi in mente: la tutela del nostro territorio, la salvaguardia della qualità della vita dei cittadini di Arese, il fare di tutto perché l’Arese di domani sia più bella di quella di ieri.

 

Tito Bellunato

Consigliere comunale Forum